

Come scegliere lo stile di yoga?
Lo stile di yoga che fa per noi, dipende molto dalle nostre propensioni. Non è detto che un unico stile di yoga sia abbastanza. Per questo nelle lezioni ho sempre la tendenza a restituire quello che si chiama multistyle yoga. In una stessa sessione si può spaziare dallo Yin Yoga, al Raja al Vinyasa fini ad arrivare all’Hatha e alla Kundalini.
Nonostante ciò, se la nostra attitudine è più rivolta all’introspezione e alle visualizzazioni possiamo provare delle sessioni specifiche di yoga kundalini. Se invece abbiamo una attitudine più rivolta alla ricerca di equilibrio, possiamo andare in direzione dell’hatha yoga. Se invece siamo più fisici e abbiamo bisogni di scaricare tensione attraverso il corpo, possiamo praticare Vinyasa yoga. A volte la pratica di yoga è il primo step per passare poi ad una pratica più meditativa. In questo caso il raja yoga potrebbe essere lo stile giusto per noi.
Che differenze ci sono tra i vari stili di yoga?
Tendenzialmente i vari stili di yoga si possono racchiudere in due macro categorie. Uno yoga prettamente femminile e uno maschile, oppure uno yoga dinamico e uno statico. Lo yoga più dinamico è quello più muscolare, fisico, mentre quello statico è uno stile di yoga più introspettivo, rilassante, mentale.
Ashtanga yoga e vinyasa sono discipline più maschili, si lavora sulla forza muscolare, gli allungamenti e il flow. Il corpo è lo strumento sul quale ci si concentra, il metodo per tenere le energie attive. Mentre nello yoga Kundalini, nell’Yin, nello yoga Nidra, e nel Raja yoga c’è un tipo di ascolto che è rivolto all’interiorità, quindi si possono definire pratiche più femminili. La tecnica in questo caso è rivolta al sentire, all’accogliere, si lascia fluire un energia passiva e non attiva. Ci si ascolta dall’interno e non ci si guarda dall’esterno. Il focus è sulle percezioni, si creano le condizioni, per permette alle menti sottili di emergere spontaneamente. Mentre in uno yoga più powerfull l’intenzione è migliorare il corpo e i suoi allineamenti, per far si che corpo e mente divengano agili insieme. Entrambi i tipi di yoga servono ad un benessere psicofisico.
Anche le meditazioni hanno diverse tipologie. Ci sono delle meditazioni sui chakra e sui canali energetici, altre sull’ascolto del respiro e del corpo.
"Qualunque sia la porta di ingresso che ci attira di più, va aperta, e una volta all’interno della nostra spiritualità possiamo spaziare"
Non è detto che ad un certo punto della nostra pratica si senta l’esigenza di un cambiamento e si voglia sperimentare altre tecniche. Lo yoga ci permettere di evolvere, fluire liberamente e ci da anche i giusti strumenti per farlo. Spesso arrivati ad un certo punto di conoscenza di se stessi, si vuole andare ancora più in profondità e per questo molti praticanti passano a delle pratiche di meditazione più intense.
Lo yoga e la meditazione sono orami diventate pratiche essenziali nella nostra vita. Qualunque sia la tipologia che scegliamo, l’importante è praticare, soprattutto con costanza senza arrendersi alla prima difficoltà, ma continuando il cammino con dedizione e perseveranza.