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Osservare la mente

OSSERVARE IL RESPIRO PER OSSERVARE LA MENTE".


consapevolezza del prana
meditazione sul respiro

 

Per sua natura la nostra mente vaga, si perde, girovaga in continuazione. Non è difficile ogni tanto accorgersi di vagare mentalmente senza una vera e specifica meta, ci diciamo cosa stavo pensando? Perché sono venuta/o qui? Cosa stavo cercando?

La nostra mente ci spinge a muoverci in continuazione, senza un vero specifico scopo. A volte è l’abitudine a pensare e a fare cose molto velocemente a volte siamo tirati dai nostri sensi più grossolani. Prendiamo la macchina o i mezzi per andare in quello specifico negozio che vende la nostra prelibatezza preferita. Ci muoviamo moltissimo per via dei richiami sensoriali, che senza accorgercene hanno su di noi moltissimo potere.

Dobbiamo aiutare la nostra mente a placarsi, fermarsi, depositarsi, atterrare per entrare in piena coscienza dell’attimo presente.

A cosa serve entrare nell’attimo presente? Innanzitutto a non aver timore di osservare la realtà delle cose così com'è e non come vorremmo che sia. La nostra mente piena di illusioni ci fa vedere le cose con dei filtri che distorcono la realtà. Dobbiamo abituarci ad osservare la verità delle cose con grande onestà se vogliamo iniziare un percorso di guarigione reale. Vedere i fenomeni in maniera illusoria ci porta sconforto, tristezza, amarezza e così via. Osservare la nuda verità delle cose è la via verso una mente pienamente consapevole e quindi felice.

Ma come facciamo ad osservare la realtà così com’è e non come la nostra mente agitata ci induce a vederla?

Le tecniche di yoga e meditazione ci vengono in aiuto nell'insegnarci a depositarci, atterrare e arrivare a vivere l'attimo presente. Osservare e vedere sono due cose molte molto diverse. Osservare è molto più complesso che vedere. Nella meditazione Vipassana si impara ad osservare il respiro e poi pian piano si arriva alle sensazioni e infine a osservare i pensieri e la mente. Vedere implica un coinvolgimento, quindi la mente non è del tutto ferma, chiara, ma attiva un filtro, un commento, entra nel ruolo di spettatore, quindi emotivamente coinvolto. Per saper osservare bisogna fare un passo indietro rispetto la visone emotiva, osservare vuol dire essere capaci a non attivare le emozioni disturbanti, i giudizi e così via. Per poter realmente osservare, la nostra mente deve rimanere in uno stato di calma, quiete, stabilità.

Partiamo dal respiro quindi, per iniziare a far calmare la mente, questo è solo l'incipit, l'inizio per poter poi ad arrivare ad osservare fenomeni più complessi, con una mente capace a farlo in maniera limpida e non disturbata.



 

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